Turcità sospese tra Oriente e Occidente

Conferenza di Erica Ianiro. Primo incontro del ciclo: Manoscritti orientali in Marciana
Giovedì, 11 Febbraio 2016

La Biblioteca Nazionale Marciana propone, tra febbraio e aprile 2016, un ciclo di tre conferenze - a cura di Orfea Granzotto - dedicato a codici marciani appartenenti al Fondo Orientale, con l’obiettivo di far conoscere e quindi valorizzare alcuni esemplari appartenenti a questo fondo manoscritto complesso ed eterogeneo, la cui catalogazione nel Catalogo della Regione Nuova Biblioteca Manoscritta è in fase di completamento.

Le conferenze avranno luogo nel Vestibolo della Libreria Sansoviniana (Ingresso da Piazzetta San Marco 13/a, Venezia) e vedranno come protagonisti gli specialisti in lingue orientali, che hanno collaborato alla compilazione del Catalogo e alla rubrica pubblicata sui profili social (Facebook e Twitter) della Biblioteca: #OrientaliInMarciana.

Il primo incontro si svolgerà giovedì 11 febbraio 2016, alle ore 17.00. Erica Ianiro illustrerà, nella conferenza dal titolo “Turcità sospese tra Oriente e Occidente” il manoscritto turco segnato Or. 43 (=115). La conferenza sarà introdotta da un breve testo scritto dal Giampietro Bellingeri, professore associato di Lingua e Letteratura Turca presso lì'Università di Ca’ Foscari. Saluto di Maurizio Messina (direttore della Biblioteca Nazionale Marciana). Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Erica Ianiro è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e Africa Mediterranea a Ca’ Foscari. Il suo assegno riguarda l’area turca del Caucaso, tema che ha potuto approfondire alla Biblioteca Marciana, grazie anche al codice di cui  parlerà stasera. A partire dal  mese di settembre 2012, ha collaborato al progetto di catalogazione dei manoscritti del Fondo orientale della Biblioteca Nazionale Marciana, curando i manoscritti in lingua turca. Poi è stata nominata  revisore nella fase finale del progetto. Le sue  ricerche in Marciana si sono soffermate sulla rappresentazione e sulla conoscenza dei mondi orientali nelle fonti veneziane, producendo un articolo dal titolo La versatilità dei manoscritti veneziani per una lettura del Caucaso del XVIII secolo, uscito nel 2015 nel quaderno di studi del dipartimento a cui afferisce, Eurasiatica, quaderno al quale partecipa anche come curatore.
Precedentemente si era occupata di storia commerciale e particolarmente dei contatti veneto- ottomani nel Mediterraneo del Settecento attraverso l’utilizzo di fonti veneziane e ottomane, studi che hanno portato alla pubblicazione del volume Levante. Venti e Ottomani nel XVIII secolo, edito da Marsilio nel 2014.