Venezia e la fotografia stereoscopica

Biblioteca Marciana newsletter

numero 6 - autunno 2003

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Venezia e la fotografia stereoscopica

La Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia ha organizzato dal 31 ottobre al 30 novembre una mostra dal titolo "Venezia e la fotografia stereoscopica".

Foto
Foto stereoscopica della Piazzetta

L'esposizione, allestita nelle Sale Monumentali della Libreria Sansoviniana e curata dal Prof. Alberto Manodori Sagredo, ha presentato per la prima volta alla città una piccola ma significativa raccolta di fotografie stereoscopiche veneziane d'epoca, proveniente dall'Archivio Manodori Sagredo di Reggio Emilia.

Vedere Venezia in fotografia, quando essa è stereoscopica, dà la sensazione di entrarci per davvero: l'illusione ottica della tridimensionalità, della distanza tra le persone, tra le quinte delle architetture ed ogni altro elemento ritratto è totale.
Fu proprio questo piacere visivo ed emozionante a coinvolgere turisti e studiosi, appassionati di fotografia e curiosi dal 1850 al 1920, con un acme che si può collocare tra il 1880 e il 1915. Se mai la fotografia stereoscopica ha avuto dei soggetti privilegiati, tra questi è da considerare sicuramente Venezia come una protagonista, con i suoi luoghi più amati e famosi o con le calli e i rii più sconosciuti e nascosti.

Si è voluto esporre questa rara raccolta di fotografie stereoscopiche dedicate a Venezia per offrire l'occasione di presentare molti dei fotografi e delle ditte fotografiche che realizzarono questa particolare e affascinante tipologia d'immagini in cui sono stati messi in evidenza aspetti o elementi scomparsi della città, angoli ancora privi dei segni generati dal turismo di massa, ombre e luci, prospettive e scorci che ispirarono tanto i fotografi quanto i pittori.

A. B.