Una scultura donata alla Marciana

Biblioteca Marciana newsletter

numero 4 - estate 2001

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Una scultura donata alla Marciana

Il 23 gennaio scorso, in occasione della presentazione del suo ultimo libro dal titolo De l'art, de l'artiste et de la création avvenuta nell'Antisala della Libreria Sansovinana, lo scultore svizzero Hansjörg Gisiger ha voluto donare alla Biblioteca Marciana una sua opera di soggetto veneziano, raffigurante Giustina Rossi alla finestra, la famosa "vecia del morter", che inconsapevolmente contribuì a sventare la congiura di Baiamonte Tiepolo.

Scultura di Hansjörg GisigerGisiger, nato a Basilea nel 1919, ha studiato medicina per oltre cinque anni, poi ha deciso di seguire la sua vocazione. Ha appreso la tecnica dell'arte da un collaboratore di Rodin. Una sua prima esposizione ha avuto luogo nel 1949 a Parigi, dove ha potuto frequentare gli ambienti più vivi dal punto di vista intellettuale e artistico. Gisiger tuttavia non ha mai voluto abbandonare la Svizzera e anzi si è proposto di animare la vita artistica del suo paese fondando nel 1954 un'associazione di scultori non figurativi.

Nel 1956 è stato nominato professore di scultura alla École des Beaux-Arts di Losanna. Nello stesso periodo ha lasciato la scultura in pietra per scegliere come materiale l'acciaio, che ritiene più adatto per realizzare le sue idee.
Dopo il successo della sua grandiosa Fontaine à la gloire de l'eau all'Esposizione Nazionale di Losanna nel 1964, gli sono state commissionate numerose opere monumentali da parte di enti pubblici e di grandi società.
Nel 1970 si è orientato verso la figuratività, convinto che la rappresentazione della propria immagine risponda ad un interesse profondo dell'uomo e che, d'altro canto, l'inventario delle possibili forme per la scultura astratta sia ormai esaurito.

Tra le sue opere maggiori ricordiamo la Tomba di Ulisse (1956), Totem (1956), Il Corteo di Dioniso (1973), Trio (1983), Sisifo (1991), La ronde des continents (1988), La parata (1991). All'attività principale di scultore e incisore Gisiger affianca ora quella di scrittore.
A partire dal 1994 sono usciti tre suoi libri, che si integrano in un trittico destinato a trasmettere il suo pensiero sulla vita, sulla storia e sull'arte e nel contempo a narrare vivacemente gli episodi salienti della sua vita, ricca di eventi e soprattutto di straordinari incontri: De quoi je me mêle (1994), Et pourtant tout arrive (1998), e il citato De l'art, de l'artiste et de la création (2000), tutti editi a Losanna da L'Age d'Homme.

A. B.