Terzo Corso di storia e Cultura del Veneta Orientale

Biblioteca Marciana newsletter

numero 6 - autunno 2003

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Terzo Corso di storia e Cultura del Veneta Orientale

Mais oú sont les neiges d'antan? Il verso di Villon può porsi come epigrafe del terzo corso di storia e cultura del Veneto Orientale, organizzato congiuntamente dalla Marciana e dal Comune di Jesolo, sede ospitante.

 

L'arte, la storia, la lingua, le tradizioni ci consentono di meglio comprendere l'oggi. I temi svolti in quattro giornate, dall'11 febbraio al 25 marzo 2003, tracciano, nel loro quadro complessivo, una sorta di carta d'identità del presente. Le iscrizioni romane di Jesolo e l'analisi del suo patrimonio epigrafico sono state oggetto del primo seminario a cura di Cresci e Da Villa, riguardante alcuni particolari poco conosciuti della monumentale chiesa di Santa Maria Maggiore di Jesolo (scavi e rilievi effettuati il 1985 e il 1990).

Il tema del sistema difensivo messo in atto a salvaguardia della città lagunare, con le fortificazioni della bocca di porto di S. Nicolò, oggetto dell'intervento di Colasanti, è stato integrato da Clerici per le opere campali costiere, costruite tra le due guerre.

Alla struttura della gondola e delle altre storiche imbarcazioni veneziane, ha reso omaggio Vittoria, mentre Almansi ha insistito sulla storia sociale delle regate.
Marino Zorzi ha infine rievocato gli episodi più rilevanti nella storia del dominio veneziano sul mare, dai lontani tempi delle guerre contro Arabi, Slavi, Normanni sino a Lepanto e alle guerre di Candia e Morea.

Ma a tanta grandezza passata, Venezia ed il Veneto di oggi che cosa contrappongono? Quale è stato l'impatto del mutamento a confronto delle tradizioni e delle certezze consolidate e profondamente radicate nell'animo della gente? A questi interrogativi ha cercato di rispondere Ulderico Bernardi con un'attenta disamina degli effetti della secolarizzazione nel Veneto.

Giorgio Berbenni