Patricia Labalme e gli archivi...

Biblioteca Marciana newsletter

numero 5 - autunno 2002

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Patricia Labalme e gli archivi...

Fra i tratti che ci è più caro ricordare nel profilo umano e intellettuale della figura di Patricia Labalme vi è certamente la sua singolare sensibilità per le problematiche di tutela e di consultabilità delle fonti archivistiche veneziane: quelle fonti che ella indagava e utilizzava con maestria nelle sue ricerche di storia della cultura rinascimentale veneziana, ma che sapeva apprezzare e considerare anche nel loro più generale portato di beni culturali, quale parte cioè essi stessi - pregiata, articolata e complessa - del complessivo patrimonio di storia e d'arte della città.

A questo proposito, un particolare interesse Patricia ha rivolto - e vorremmo portarne affettuosa testimonianza - agli archivi ecclesiastici veneziani e a quel progetto "Arca" che oramai da più di un decennio, con il sostegno e la sinergia del Patriarcato di Venezia, del Ministero per i beni e le attività culturali e della Regione Veneto, è impegnato a portare a consultabilità, tramite una dettagliata operazione di censimento, di salvaguardia, e di inventariazione, non solo i fondi della Curia, ma pure quelli delle numerose parrocchie della diocesi di Venezia.

Non sono pochi gli archivi parrocchiali veneziani che, grazie al sostegno della Gladys Krieble Delmas Foundation propiziato personalmente da Patricia Labalme, e all'interessamento del comitato americano Save Venice Inc. nell'ambito del Programma UNESCO - Comitati privati per la salvaguardia di Venezia, hanno potuto essere riordinati e inventariati, talora in significativa concomitanza con i restauri promossi dai Comitati UNESCO al patrimonio artistico o scultoreo delle rispettive chiese: da quello dei Santi Giovanni e Paolo, a quello dell'Angelo Raffaele e di San Nicolò dei Mendicoli, a San Felice e Santa Sofia, ai Gesuati con Sant'Agnese, San Vio, San Gregorio.

Da ultimo il sostegno di Patricia e dei trustees della Delmas Foundation si era orientato ad un progetto ancor più ambizioso e lungimirante, quello del trasferimento in rete, nel quadro di sistemi informativi archivistici condivisi con le più aggiornate sperimentazioni della Direzione generale per gli archivi del Ministero, dell'intero catalogo informatizzato degli archivi storici della Chiesa veneziana: progetto che, grazie anche all'impegno del Centro di ricerche informatiche per i beni culturali della Scuola Normale di Pisa, è ora giunto alle sue prime realizzazioni.

Con Patricia abbiamo condiviso dunque alcuni fra i nostri più innovativi progetti.
Ma abbiamo condiviso soprattutto un sogno: che questo patrimonio documentario ecclesiastico veneziano, pervenutoci dai secoli passati nella sua delicata fragilità fisica e nella sua incommensurabile ricchezza di testimonianza e di fonte, potesse essere adeguatamente conservato e restaurato, conosciuto, indagato; che aggiornati strumenti di consultazione informatica e telematica facilitassero le ricerche degli studiosi, anche di quelli più lontani da Venezia; che questi archivi ecclesiastici potessero, in definitiva, essere consegnati, come memoria delle comunità ecclesiali e come beni culturali dell'intera società civile, ad un futuro di tutela e di consultabilità.

In questo futuro Patricia continuerà ad essere con noi.

Francesca Cavazzana Romanelli, John Millerchip