OGGETTO 16. Figura del teatro delle ombre, cuoio, legno, spago e fili vegetali, altezza centimetri settantacinque. Indonesia, diciannovesimo secolo. Questa è una figura in cuoio dipinto. La sagoma è vista di profilo. Sulla sua chioma ricciuta è posata una lunga corona appuntita. Il naso lungo e dritto sovrasta un paio di denti aguzzi ed appuntiti. Il corpo ha spalle dritte e larghe, il busto si assottiglia in vita. Il corpo è rappresentato nella posizione della danza giavanese. Le braccia sono snodabili e le varie parti che le compongono sono tenuti assieme da spaghi annodati. Le mani sono collegate, come il busto, a due piccoli bastoncini. Le gambe non sono snodabili. Su tutta la superficie sono presenti fori di diverse dimensioni e forme per il passaggio della luce. Questa figura è uno dei mitici personaggi del teatro delle ombre indonesiano, detto uayang. Il uayang narra dell’eterno scontro tra forze del Bene e quelle del Male, in cui sono coinvolti esseri umani e divinità. Una sola persona, il dalang, muove le figure , dà voce ai personaggi e canta la storia. Uno schermo formato da un lenzuolo ed una lampada sono gli strumenti necessari per la proiezione. Il pubblico è suddiviso in due parti. Gli uomini prendono posto dietro il sipario e vedono le marionette, il dalang e l’ orchestra. Le donne sono sedute davanti allo schermo e vedono solo le ombre. Le storie narrate dal dalang sono ben note al pubblico che partecipa alla rappresentazione come al un rito.