Una questione fuori moda: l'etica

Michele Emmer
(Ordinario di matematica presso l'Università "La Sapienza" di Roma)

 

Mi ricordo quando tanti anni fa studente iniziavo ad utilizzare gli strumenti informatici dell'epoca. Enormi computer che occupavano delle stanze intere, programmi che andavano inseriti tramite schede perforate che nella maggioranza dei casi si incastravano nell'enorme macchina. Via via la tecnologia informatica si è venuta semplificando, è divenuta più accessibile, più facile da usare.

Poi è venuta l'esplosione di Internet, nata inizialmente come una rete militare poi divenuta veicolo di scambi di informazioni tra le università. Oggi strumento indispensabile per comunicare e per informarsi. Con molte avvertenze, certo. Tutto è divenuto più "friendly" (amichevole) come amano dire gli americani degli USA.

È divenuto essenziale non escludere parte, gran parte dell'umanità, dalle enormi possibilità che offre la rete. Viviamo nella cosiddetta civiltà dell'informazione e deve divenire prioritario, un diritto, poter accedere ai servizi telematici.

Vi sono però delle indicazioni contrarie in una società, la nostra; che i paesi in permanente via di sviluppo, come li chiamiamo noi, non hanno. Quello che conta è il successo, il denaro, l'apparire. Sembra che bisogna dimenticarsi che lo scopo di uno stato che vuol dirsi civile sia quello soprattutto di permettere pari opportunità a tutti i propri cittadini. Ho letto con orrore qualche giorno fa la comparsa della parola "profitto" riferita alla ricerca contro la cura del cancro.

Uno degli strumenti fondamentali della formazione di ogni donna o uomo sono ancora e resteranno i libri, la nostra memoria storica.

Sono convinto che la rete non sostituirà mai i libri. Accedere alla conoscenza è un diritto di tutti ed un grande vantaggio per ogni paese. Anche se la nostra società tende a dimenticarlo, in un modo pieno di chiacchiere in cui sembra essere una colpa conoscere bene gli argomenti di cui si sta parlando, la civiltà e, sì, il progresso (parola oramai fuori moda dato che si parla solo di sviluppo economico) di un paese si misura dalla diffusione delle conoscenze e dalla capacità di aggiungerne di nuove.

Tutti i cittadini sono eguali (anche se tutti i giorni questa frase è smentita dai fatti).

Permettere ai disabili di accedere ai siti delle biblioteche è un livello minimo di diritti che va garantito immediatamente. Altra parola fuori moda: è una questione etica.