Miscellanea Marciana Vol. XV

Biblioteca Marciana newsletter

numero 4 - estate 2001

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"Miscellanea Marciana" Vol. XV

Con l'anno 2000 la rivista della biblioteca giunge al suo quindicesimo numero: dopo i volumi monografici dedicati a Dennis Rhodes, alla memoria di Emilio Teza, al Polifilo (vol.XIII: esaurito), agli atti del convegno su Ugo Facco De Lagarda, ritorna ad una raccolta di studi maturata con intenti genuinamente miscellanei. Tuttavia sarà possibile, scorrendone l'indice, rinvenire anche in questo caso la falsariga di alcune attività didattiche e di ricerca promosse dalla biblioteca.

In tal senso vanno letti i contributi metodologicamente più impegnativi presenti nella pubblicazione (tra cui La conversione retrospettiva del CUBI di Gloria Cerbai Ammannati) e gli strumenti bibliografici di orientamento disciplinare (contributi di Valentino Romani e Sabrina Minuzzi), infine i cataloghi e spogli di fondi minori ma di notevole interesse bibliografico (dalle cinquecentine della Fondazione San Servolo a cura di Marialuisa Corsa e Riccardo Romano, al regesto ligure delle seicentine veneziane proposto da Andrea Sisti, quindi alla scelta di libri slavi proposta da Annalisa Bruni).

J.J. von Plenck, Icones plantarum...,Viennae, 1788-1812. Cent. I, tav.32 Interessa altresì notare come, nell'articolo d'apertura, Alfredo Serrai problematizzi lo stato aggrovigliato e a volte talora intimamente frammentato in cui si manifesta la realtà delle cosiddette "discipline del libro", ribadendo all'interno di questo quadro epistemologico forse insicuro, sebbene attualmente vitalissimo, la priorità della Bibliografia come scienza definitiva del libro inteso come manufatto d'ordine intellettuale.
Contrastante con l'impianto bibliofilo di certa bibliologia delimitata nelle sue indagini all'orizzonte più angusto del libro, quello oggettuale, l'argomentazione di Serrai rilancia le più elevate responsabilità di mediazione culturale del mondo bibliotecario, confinante ma a ben vedere divergente dalle ragioni del collezionismo librario o dalla grandiosa erudizione che spesso si ricollega alle sue origini (e cfr. in tal senso il profilo del Cicogna steso da Stefania Rossi Minutelli).

In ogni modo (e a conferma delle ampie Riflessioni di Simonetti sulla pubblicistica professionale) di interessi eterogenei ma unificati dall'istanza congiunta di individuare, catalogare, descrivere, studiare e valorizzare il libro, sembra nutrirsi l'attività della "Miscellanea Marciana" e la "vita" della stessa biblioteca, della quale Ravalli fornisce la cronistoria degli anni Ottanta.
Completano il volume due studi di rilievo per la storia della grafica, di Chiara Callegari sull'attività incisoria di Gerolamo Mocetto, di Paolo Veneziani sulla icono-bibliografia della marca tipografica del guerriero sul bue; la Nota sopra un codice di Francesco Contarini di Roberto Norbedo; infine il recupero del diario di viaggio a Londra dell'ambasciatore Girolamo Lando curato da Luigi Monga, a riprovare come il filone dell'odeporica risulti presso i fondi manoscritti marciani tutt'altro che esaurito.

Damiano De Odemira