<1816-1887> di Trivignano Udinese si trasferì nel 1823 con la famiglia a Treviso, dove fu anche podestà dal 1852 al 1866 e presidente del Consiglio provinciale. Si laureò in ingegneria al Politecnico di Vienna, per poi occuparsi della ditta di famiglia, le Officine meccaniche e fonderia di Santa Maria della Rovere (TV). Ardente mazziniano partecipò ai moti del '48 e combattè contro gli Austriaci sulla linea del Piave. Rifugiatosi a Torino nel 1851 per evitare la cattura degli austriaci si costituì, venendo condannato a dieci anni di detenzione poi condonati da J.W. Radetzky nel 1853. Nel 1858, fu vicepresidente della giunta agraria di Treviso, e convinto re della necessità di modernizzare e meccanizzare il settore agricolo nel 1862, tradusse dal tedesco e pubblicò, a Venezia e poi nel 1864 a Treviso, un lavoro di C. Schneitler e J. Andrée su Le più recenti ed utili macchine e strumenti rurali. Nel 1866 fondò la Società operaia di mutuo soccorso G. Garibaldi; fu più volte assessore comunale ai Lavori pubblici e presidente della Camera di commercio, che guidò, intorno al 1870, contemporaneamente al comizio agrario. Fu poi prefetto di Cremona nel 1882, di Siena nel 1887, di Reggio Calabria nel 1888, a Piacenza nel 1890 e fu collocato a riposo nel 1899. Si sposò con Maria Rosmini, parente del filosofo Antonio ed ebbe una figlia, Antonietta scrittrice di ispirazione cattolica.
BUPD - BOT.6.30, sul piatto ant. del primo fascicolo dedica ms.: Al Chiaris.(simo) Prof. Roberto de Visiani | in attestato di stima ed amicizia | A. Giacomelli