<1695-1773>. Appartenne ad una famiglia nobile di origini venete che si stabilì a Mantova verso il 1680. Nel 1708 acquistò i titoli di conte del Sacro Romano Impero e della Virgiliana, proprietà fondiaria situata in territorio mantovano. In gioventù visse a Vienna per poi ritornare a Mantova: sposò in prime nozze Margherita Pedona <?>, rimasto vedovo si risposò con Ippolita Nerli Zenardi <?>. Il marchese Lodovico Andreasi <1727-1793>, accademico e scrittore mantovano, ne scrisse nel 1764 un breve ritratto biografico rimasto inedito: “Zanardi= conte Ignazio, Kavaliere di famiglia affatto nuova, ma molto ricca. Di figura assai grave ed imponente, ha grande erudizione de’ migliori libri, di cui ha scelta ed elegante raccolta. L’avere viaggiato in gioventù lo rende uno de’ più puliti cavalieri. È di mirabile esattezza nelle sue massime, e nella condotta. Colla prudenza e cautela supplisce al suo spirito, che è colto, ma non de’ più elevati. I costumi sono irreprensibili”. Cfr.: Mantova, Biblioteca Comunale Teresiana, Ritratti di diversi nobili Mantovani viventi nel 1764 del marchese Lodovico Andreasi, Ms. 1262, c. 11v; C. Baroni, Dizionario Onomastico Mantovano, Rivarolo Mantovano (MN), 2002, p. 289.
BC - G 1863, sul contropiatto anteriore ex libris, cfr. Gelli, p. 433-434.
LO112 - 43.C.29, sul contropiatto anteriore ex libris calcografico (mm 99x68): IGNATIUS ZANARDI SAC. ROM. IMP. CO. A VIRGILIANA. Scudo inquartato: nel 1° e 4° d’oro con uccello, nel 2° e 3° di rosso con guerriero armato che tiene nelle mano destra una lancia da torneo e nella mano sinistra una rosa. Lo scudo è cimato dalla corona di conte dell’Impero. Cimiero, sovra un elmo coronato su cui stante vi è un uccello e due ali d'aquila spiegate, ornato da ricche strisce di stoffa ricadenti ai lati dello scudo. Cfr: Bertarelli-Prior p. 410, Gelli 1930 p. 497, n. 1138, Bragaglia n. 677.