Fondo Prandi

Biblioteca Marciana newsletter

numero 4 - estate 2001

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Fondo Prandi

È da poco a disposizione degli studiosi una nuova raccolta, donata alcuni anni fa dall'architetto Alberto Prandi, decisamente insolita rispetto alle tradizionali acquisizioni della Biblioteca Marciana. Il fondo raccoglie 500 opere tra volumi monografici, opuscoli, periodici, pubblicati tra gli anni 1964-1975 da case editrici o da gruppi politici appartenenti alla variegata area della sinistra extraparlamentare italiana.

Si tratta di un'editoria vivace e frastagliata, in molti casi cessata a metà degli anni settanta, che insieme ai volantini, ai manifesti, agli spettacoli, ai dibattiti rappresenta la controinformazione o informazione alternativa che i movimenti politici della sinistra rivoluzionaria contrapponevano ai mezzi di informazione istituzionale o "borghesi"; un'editoria caratterizzata da una veste tipografica volutamente povera ed essenziale, spesso in ciclostile, e da un linguaggio che cerca di essere di facile lettura e comprensione ma è spesso eccessivamente teorico.

Accanto agli opuscoli che affrontano i temi attuali e scottanti di quegli anni (Piazza Fontana, gli attentati politici, il caso Pinelli e per l'area veneziana le lotte di Porto Marghera) possiamo trovare le tesi congressuali che documentano lo scioglimento o la ricomposizione dei partiti e dei movimenti della sinistra extraparlamentare in Italia.

Particolare interesse rivestono i numerosi volantini prodotti dai collettivi studenteschi, dai consigli di fabbrica, dai comitati di lotta presenti nelle fabbriche, nelle scuole e nelle università dell'area veneziana.

Più che i classici del marxismo-leninismo, troviamo, nella collana "Documenti della rivoluzione" della Editrice Reprint, la ristampa dei testi relativi al movimento operaio e comunista in Europa agli inizi del Novecento (bolscevismo, spartachismo, internazionale comunista), le opere complete di Mao Tse-tung, a cura della casa editrice in lingue estere di Pechino. Perfino alcuni editoriali del Renmin Ribao (Quotidiano del Popolo, organo del Partito comunista cinese), tra i quali la celebre stroncatura del film-documentario La Cina di Michelangelo Antonioni. Una raccolta che, seppure in maniera parziale, è comunque una preziosa testimonianza delle idee e degli uomini che hanno segnato gli anni Sessanta.

La catalogazione di questo fondo è stata possibile grazie al finanziamento previsto dalla legge 662 del 1996, "Utilizzazione della quota derivante dalla estrazione del gioco del lotto" che ha permesso di affidare il lavoro a due collaboratori esterni

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Carla Viscusi