Acquisti in antiquariato

Biblioteca Marciana newsletter

numero 5 - autunno 2002

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Acquisti in antiquariato

La Biblioteca Marciana prosegue nell'ampliamento delle proprie collezioni di manoscritti e libri rari con costanti acquisti sul mercato antiquario. Le linee guida nella scelta delle opere privilegiano, prevalentemente, i testi che documentano o testimoniano la cultura e la storia di Venezia.

Tra i volumi acquistati recentemente se ne segnalano alcuni di particolare pregio o interesse storico. Di un certo rilievo, ad esempio, per le miniature, l'Origo nobilium venetorum ex antiquissima chronica..., (manoscritto cartaceo, Venezia, inizi del sec. XVI, legatura originale in cuoio su assi con impressioni a secco) impreziosito, nella pagina iniziale, da una miniatura con un gran leone di San Marco in oro che campeggia su un paesaggio veneto, e il Catastico delle parti prese circa le cose del Collegio della Militia Maritima della illustrissima Signoria di Venezia (manoscritto pergamenaceo, Venezia, sec. XVI), che reca alla prima carta una miniatura a tutta pagina con una visione prospettica dell'arsenale veneziano sullo sfondo di un mare affollato di navi.

Di notevole interesse per il contenuto storico il carteggio diplomatico, acquistato all'asta nell'anno corrente. Esso è composto da cinquanta pergamene.
La prima parte contiene 21 lettere tra il doge Cristoforo Moro (1462-1471) e gli ambasciatori presso il papa Pio II e presso l'impero turco a Costantinopoli, nelle quali è dominante il problema turco.
Nella corrispondenza si fanno anche cenni a Mattia Corvino, re d'Ungheria, e al celebre Vlad II, l'impalatore. Nella seconda parte del carteggio (26 lettere) tra il doge Agostino Barbarigo (1486-1501) e i suoi ambasciatori emerge l'interesse al mantenimento di buoni rapporti commerciali con l'impero ottomano.

Notevole, infine, per lo studio della storia dell'arte in Italia e nel Veneto, il corpus di 151 lettere manoscritte autografe di Antonio Canova, acquistato all'asta generosamente per la Biblioteca dal Ministero. Le lettere del Canova (1757-1822) all'amico veneziano Giuseppe Falier (1758-1853) coprono un periodo che va dal 1780 al 1822 e quindi dalla giovinezza sino all'anno della morte dello scultore.
I temi trattati sono i più vari, dai problemi economici a quelli amorosi, ma una parte cospicua delle lettere riguarda proprio il Canova scultore.

Si trovano infatti accenni alla scelta dei temi, alle difficoltà tecniche, alla produzione di disegni, ai modelli di statue da inviare agli acquirenti e si parla anche di incontri con artisti e committenti italiani e stranieri.
Le lettere, quindi, mescolando continuamente temi storici e artistici a momenti privati della vita dello scultore, ne offrono una visione a tutto tondo.

Stefano Frassetto