2 - Venezia e i lazzaretti mediterranei

Biblioteca Marciana newsletter Numero 7 - autunno 2004

Venezia e i lazzareti mediterranei

Il 31 marzo 2004, alle ore 17.00, nella sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale è stato presentato da Vincenzo Martines, Paolo Preto e la curatrice il libro Rotte mediterranee e baluardi di sanità . Venezia e i lazzaretti mediterranei (a cura di Nelli Elena Vanzan Marchini, edito da Skira).
È seguita l'inaugurazione della mostra "Venezia e i lazzaretti mediterranei", curata sempre dalla prof.ssa Vanzan Marchini e allestita nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (Libreria Sansoviniana).
L'invenzione dei lazzaretti, il primo per isolare gli appestati (1423), il secondo per organizzare le quarantene (1468), fu la risposta veneziana alla sfida della peste e degli altri morbi epidemici che venivano soprattuto dalle terre del Levante, con cui Venezia intratteneva costanti relazioni commerciali.
Nella cultura del viaggio e dello scambio la Serenissima introdusse il concetto di prevenzione con la creazione di strutture portuali di isolamento e di espurgo che rappresentarono un modello per l'Occidente e vennero adottate negli altri porti mediterranei che vollero diventare concorrenziali con Venezia.
La mostra, che per il buon successo di pubblico (oltre 56.000 i visitatori) e di critica doveva chiudere il 13 giugno ed è stata invece prorogata fino all'11 luglio, ha proposto la lettura delle testimonianze monumentali del territorio veneziano (i due lazzaretti) con un approccio non solo storiografico, ma anche storico-sociale, sanitario e storico-economico.
Il visitatore è stato condotto lungo le rotte mediterranee a visitare quei baluardi di sanità che, come dei grandi fondaci, ospitarono per oltre quattro secoli merci, mercanti, soldati, pellegrini, intellettuali, artisti e viaggiatori. Portolani ed erbari, libri di moda e tariffe dei mercanti, piante di lazzaretti, immagini di navi e di porti hanno ricreato la scena e i protagonisti della civiltà mercantile che ha consentito l'incontro e lo sviluppo delle civiltà.
La mostra ha voluto restituire alla memoria europea una pagina importante della sua storia che, molti secoli prima della nascita di organismi internazionali come la CEE o l'OMS, ha visto grandi e piccoli stati condividere la lotta contro un comune nemico.
A Genova come ad Ancona, a Malta come a Marsiglia, a Napoli come a Cagliari e Trieste si investì per prevenire le epidemie secondo una strategia operativa di cui Venezia era stata ideatrice. L'iniziativa si è inserita nel programma di celebrazioni del primo lazzaretto della storia.
A. B.