OGGETTO 10. Modello d’in-ro. Questo piccolo contenitore è un modello di in-ro o porta erbe medicinali giapponese. Non appartiene alla raccolta del Conte Bardi. Il museo espone oltre trecento pezzi di questo genere. Sono in lacca, metallo o porcellana. Questo modello ci consente di conoscere forma e struttura del porta erbe. L’ in-ro ha forma rettangolare con base ovale ed è formato da una serie di scomparti perfettamente aderenti l’uno all’altro. Questo esempio di in-ro ha un solo scomparto ed il coperchio. E’ stato modellato per richiamare la forma segmentata di un pezzo di bambù. Il corpo presenta due canali laterali in cui scorre una corda. Essa permette una ancor più perfetta chiusura del porta medicinali grazie all’ogime. L’ ogime è un piccolo fermaglio, che stringe la corda e mantiene chiusa la parte superiore dell’ in-ro. L’ ogime qui è a forma di pesce. La corda è poi fatta scorrere nel nezke, una sorta di bottone che permette di fissare il porta-medicinali alla cintura. Nella parte inferiore la corda presenta un particolare intreccio tipicamente orientale. Oggetto esclusivamente maschile, l’in-ro era nato in Cina come porta sigillo. Per questo i primi modelli erano formati da due soli scomparti. Il primo per contenere il sigillo, il secondo per l’inchiostro. Successivamente esso diventò un porta-medicinali ed il numero degli scomparti aumentò. In essi potevano essere inserite anche brevi preghiere su carta o elemosine per i templi. I materiali usati per la loro fabbricazione erano vari, metallo, legno intagliato e, soprattutto, lacca. La corda della chiusura era fatta di seta. L’ ogime era spesso fatto di corallo. Secondo la tradizione avrebbe avuto il potere di riconoscere la presenza di veleni spaccandosi.