I costi dell'accessibilità

Roberto Scano
(Rappresentante IWA/HWG nel W3C - Coordinatore EMEA IWA/HWG)

In questo periodo in cui si parla maggiormente di accessibilità dei siti internet, soprattutto grazie alle raccomandazioni dell'Unione Europea in vista dell'anno del disabile (2003) e grazie ad iniziative di esperti del settore e di associazioni di disabili.

Se proviamo ad effettuare una normale navigazione quotidiana in internet, partendo dal sito del nostro giornale preferito, ai dati di borsa, alle news, all'acquisto di prodotti sicuramente quasi nessuno di questi siti web rispetta i requisiti minimi di accessibilità definiti dalle raccomandazioni WCAG 1.0 del progetto WAI del W3C.

Un sito accessibile è di fatto un sito utilizzabile con maggior dimestichezza anche da utenti senza disabilità fisiche, visive o cognitive: di fatto tutti i siti web, per rispettare le linee guida del W3C, dovrebbero essere accessibili al fine di garantire effettivamente l'accesso ai contenuti a chiunque con qualsiasi tecnologia. Ma di fatto, quanto costa creare un sito accessibile? E convertire un sito esistente?

Se un'azienda o ente avvia da zero la costruzione del proprio sito web, e prevede che il sito dovrà contenere diverso materiale con un layout standard, la soluzione migliore in fatto di investimento e costi di manutenzione è senz'altro l'utilizzo di un sistema di gestione contenuti (CMS) che consenta la visualizzazione di pagine conformi all'utente finale. Tale sistema richiede un costo di investimento iniziale più elevato ma nel medio - lungo periodo consente all'azienda di poter gestire in modo autonomo e con semplicità l'inserimento di contenuti.

Scegliendo invece il classico sviluppo di un sito statico, è necessario in ogni caso affidarsi a degli esperti che, logicamente, conoscano gli standard generali del web e, in particolare gli standard per l'accessibilità.
Questi dovranno seguire di fatto tutte le fasi della vita del sito internet, dalla sua creazione al costante aggiornamento.

È necessario chiarire che la creazione di un sito internet che rispetti almeno il livello minimo di accessibilità è già di fatto un segno di professionalità dello sviluppatore: un professionista deve fornire ai propri clienti un servizio che segua gli standard per il web. Pertanto, innanzitutto è necessario analizzare le diverse offerte di sviluppo tenendo presente che molte aziende incrementano di diversi punti percentuali i costi dei siti internet "accessibili": tale spesa aggiuntiva può essere giustificata esclusivamente se il cliente richiede particolari accorgimenti volti a portare il livello di accessibilità a Livello 2 o Livello 3.

E se si tratta di aggiornare un sito esistente? Il problema che attualmente sorge è questo ultimo caso, nel quale ci si trova spesso davanti a siti internet "babilonici" con migliaia di pagine da rendere accessibili: come procedere quindi?

Anche qui, se il precedente sviluppatore del sito web o chi attualmente lo cura ha una conoscenza base degli standard web e delle raccomandazioni del W3C, rendere accessibile il sito web risulterà solamente una ottimizzazione delle pagine (operazione ancora più rapida se si tratta di pagine basate su modelli).

Nel caso invece che il sito sia totalmente da adeguare, è necessario valutare se ottimizzare i contenuti attuali o se effettuare la creazione di un nuovo sito web basandosi sul supporto di applicazioni di gestione contenuti trasponendo tutti i contenuti del vecchio sito in un nuovo layout e sistema di gestione.

Di fatto quindi il "costo dell'accessibilità" è sicuramente proporzionale alla dimensione del sito web e soprattutto in considerazione del rispetto o meno degli standard da parte dei precedenti sviluppatori: è ben certo che per risparmiare investimenti futuri necessari per la "rottamazione" delle precedenti produzioni si consiglia sempre sia agli sviluppatori che ai clienti rispettivamente di fornire e richiedere la fornitura di servizi in linea con le raccomandazioni del W3C.

08/10/2002

Roberto Scano
Rappresentante IWA/HWG nel W3C - Coordinatore EMEA IWA/HWG
E-mail: rscano@iwa-italy.org