Le decisioni del Consiglio Europeo

Patrizia Bertini
(Responsabile IWA/HWG del progetto Webaccessibile.org)

 

eEurope 2002:
l'accessibilità è la via che porta alla società dell'informazione

Le evidenti differenze nell'utilizzo e nella penetrazione delle tecnologie che si stavano creando fra Europa ed Usa, hanno portato l'Unione Europea a riflettere profondamente sulle soluzioni e le opportunità offerte dalla società dell'informazione.
Negli Stati Uniti la maggiore diffusione di Internet e l'utilizzo della tecnologie come motore per una notevole ascesa economica, seguita da un calo della disoccupazione, hanno indotto la Commissione nel 1999 a Bruxell ad elaborare un piano d'azione capace di colmare il distacco fra Europa e Stati Uniti e rafforzare l'economia del vecchio continente.

Nacque cosi l'idea di un piano di azione in grado di portare l'Europa ad un livello vicino, se non pari, a quello americano entro il 2002.

Quando i capi di governo dei paesi membro della comunita' europea si radunarono a Lisbona il 23 e 24 marzo 2000, dedicarono l'intero vertice al tema della New Economy come strumento per superare l'annoso problema della disoccupazione.

Nacque il progetto eEurope 2002, presentato ufficialmente con la Comunicazione dell'8 dicembre 1999, relativa ad un'iniziativa della Commissione in occasione del Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000. Il titolo completo della comunicazione e del piano di azione era: "eEurope - Una società dell'informazione per tutti".

Il progetto, decisamente ambizioso, ha come obiettivi principali il coordinamento dei 15 paesi membro per il settore della ricerca, fino ad allora gestito indipendentemente da ciascuno Stato, la diffusione di una nuova cultura digitale, investimenti nella formazione e nella modernizzazione delle strutture scolastiche. Il piano d'azione, dettagliato e programmato con scadenze e obiettivi molto precisi, ha una portata tale per cui la Commissione Europea ha stabilito di fissare un incontro di aggiornamento dei 15 membri dell'Unione ogni primavera per fare il punto della situazione.

10 punti per creare la società dell'informazione

A livello europeo sono cosi state adottate numerose misure intese a promuovere la società dell'informazione: la liberalizzazione delle telecomunicazioni, l'istituzione di un quadro giuridico chiaro per il commercio elettronico e il sostegno alle industrie e al settore della ricerca e sviluppo.

Il piano d'azione si articola su 10 punti fondamentali in grado di migliorare significativamente il livello socioeconomico dell'Unione:

  1. partecipazione dei giovani europei nell'era digitale
  2. Accesso più economico a Internet
  3. Accelerare il commercio elettronico
  4. Internet ad alta velocità per i ricercatori e per gli studenti
  5. Carte intelligenti per un accesso elettronico sicuro
  6. Capitale di rischio per le PMI ad alta tecnologia
  7. ePartecipazione per i disabili
  8. Servizi sanitari online
  9. Trasporti intelligenti
  10. Amministrazioni online

L'accessibilità: lotta alla infoesclusione

La Commissione Europea durante l'incontro di Lisbona e nella definizione del piano d'azione si è proposta di vigilare affinché la nascente società dell'informazione tenesse conto delle esigenze dei disabili e prevenisse qualsiasi forma di infoesclusione.
Il piano d'azione originale richiedeva il massimo impegno da parte della Commissione europea e degli Stati membri affinché la struttura ed i contenuti dei siti web delle pubbliche amministrazioni fossero accessibili agli utenti disabili entro la fine del 2001.
Purtroppo non è stato così.

La richiesta dell'adozione delle linee guida del WAI, Web Accessibile Initiative, e i tempi non sono stati rispettati da tutti i paesi membro. Troppo grandi le differenze ed i livelli di penetrazione tecnologica fra gli stati dell'Unione Europea: se Paesi tecnologicamente avanzati come Finlandia, Svezia, Irlanda, Regno Unito e Danimarca sono riusciti a rispettare questa scadenza, altre nazioni, storicamente più burocratizzate e tecnologicamente meno accorte, tra cui Italia, Francia, Spagna e Germania, sono particolarmente indietro sulla tabella di marcia.

Poiché non tutti i paesi membro sono stati in grado di completare il piano d'azione nei tempi e nei modi previsti, il Consiglio ha adottato nel marzo 2002 una risoluzione in cui esorta i Paesi membro ad accelerare l'attuazione dell'iniziativa per l'accessibilità dei siti Web WAI (progetto nel W3C, World Wide Web Consortium, ndr.).
Nel Piano d'Azione eEurope 2005 è pertanto richiesto esplicitamente che i servizi pubblici diventino accessibili e interattivi entro la fine del 2004, sebbene, è opportuno ricordarlo, il 2003 è l'anno europeo dei disabili.

Per ulteriori approfondimenti: La società dell'informazione: eEurope - nascita di un'idea.

25/09/2002

E-mail: patrizia.bertini@webaccessibile.org