Gli Standard per un Web Accessibile

Oreste Signore
(Responsabile Ufficio Italiano W3C)

Il Web è la tecnologia che si è diffusa più rapidamente nella storia dell' uomo, e sta diventando una risorsa chiave per il reperimento dell' informazione (notizie, commercio, entertainment), la formazione (classroom education, distance learning), lavoro (ricerca d' impiego, interazione sul posto di lavoro), partecipazione civica (leggi, elezioni, informazioni governative, servizi).
Eppure il Web è talvolta non accessibile ai disabili. Ma l'accesso universale è, secondo Tim Berners-Lee, Direttore del W3C e inventore del World Wide Web uno dei requisiti essenziali del web ("The power of the Web is in its universality. Access by everyone regardless of disability is an essential aspect...").

La Web accessibility deve considerare vari tipi di disabilità, poiché il Web può presentare ostacoli a persone che abbiano limitazioni visive, uditive, fisiche, cognitive o neurologiche. Anche se non tutte le disabilità hanno impatto sulle possibilità di accesso al Web, va tenuto presente che talvolta anche l' avanzamento nell' età può comportare una combinazione di problemi (diminuzione della vista o dell' udito, riduzione della destrezza, difficoltà di memoria).

La Web accessibility è importante anche perché milioni di persone hanno difficoltà nell' accesso al Web, e molti Governi, tra cui quello Italiano, hanno emanato linee guida per garantire l' accessibilità dei siti. La Web accessibility ha una valenza non solo sociale, ma anche economica (costituisce un mercato rilevante, dato l' elevato numero di portatori di handicap e l' aumento dell' età media) e tecnologica, dato che la progettazione che tiene conto dei potenziali handicap porta dei benefici a tutti gli utenti, quando si trovano in condizioni ambientali difficili (dispositivi mobili, eccessiva illuminazione, elevato rumore di fondo, banda limitata, mani e occhi impegnati).
Quindi, l' accessibilità contribuisce ad una migliore progettazione per tutti gli utenti, coerentemente con uno dei principi fondamentali del Web: l' Universal Access.

Il World Wide Web Consortium ([W3C]) è un consorzio internazionale, neutrale rispetto ai venditori, che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle Web Technologies, promuovendo l' evoluzione e l' interoperabilità del Web. La Web Accessibility Initiative (WAI) è una delle attività del W3C, ed è supportata da molti governi, industrie e organizzazioni, inclusa la Commissione Europea (DG XIII, Telematics Applications Programme for Disabled and Elderly).
La Web Accessibility Initiative del W3C ha operato per assicurare che le tecnologie Web supportino l' accessibilità, sviluppando alcune Guideline che giocano un ruolo fondamentale nel rendere accessibile il Web:

  • Web Content Accessibility Guidelines 1.0 ([WCAG]) che spiega agli autori come creare contenuti Web accessibili
  • Authoring Tool Accessibility Guidelines 1.0 ([ATAG]) che spiega agli sviluppatori come progettare authoring tool utilizzabili dai portatori di handicap
  • User Agent Accessibility Guidelines 1.0 ([UAAG]) che illustra il ruolo degli user agent nel soddisfare le esigenze dei disabili

Per concludere, vanno fatte alcune considerazioni.
L' interfaccia utente incide in maniera sostanziale sulla qualità di un sistema informativo (inteso nella sua accezione più vasta). L' accesso universale, indipendentemente dalle limitazioni delle capacità e delle differenze di cultura è un obiettivo irrinunciabile. L' accessibilità è quindi un requisito primario, e può essere ottenuta uniformandosi alle guideline della WAI, ottenendo spesso risultati significativi con uno sforzo minimo.

Ma un sito deve essere non solo accessibile, ma anche usabile. Per raggiungere questo obiettivo occorre una fase di progettazione accurata, e una attenta analisi delle necessità dei potenziali fruitori. Anche se le due caratteristiche sono distinte, e si riferiscono a esigenze diverse, progettare tenendo conto dell' accessibilità può contribuire anche a creare siti più usabili.

Tuttavia, anche un sito accessibile e usabile può presentare delle significative barriere semantiche per un efficace accesso all' informazione. Questo problema si presenta in particolare quando ci si trova in un contesto semanticamente ricco, in cui è spesso difficile trovare delle equivalenze semantiche tra concetti e confrontare strutture documentali diverse. Anche in questo caso, far ricorso a standard consolidati, come Dublin Core, Z39.50 e bib-1, contribuisce in maniera sostanziale al recupero dell' investimento e all' interoperabilità semantica.

Bibliografia

[ATAG] Authoring Tool Accessibility Guidelines 1.0
http://www.w3.org/TR/WAI-AUTOOLS/
[UAAG] User Agent Accessibility Guidelines 1.0
http://www.w3.org/TR/WAI-USERAGENT/
[W3C] World Wide Web Consortium Home Page
http://www.w3.org
[WCAG] Web Content Accessibility Guidelines 1.0
http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT/

 

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