Lo statuario della Serenissima

da Sabato, 06 Settembre 1997 a Domenica, 02 Novembre 1997

Due secoli di collezionismo di antichità: 1596-1797
6 Settembre - 2 Novembre 1997

La mostra vuole richiamare l'attenzione su di un avvenimento che ebbe larga eco nel mondo della cultura e che suscitò l'interesse di visitatori e studiosi da ogni parte d'Europa: l'apertura del primo museo pubblico di scultura antica.

Grazie alle donazioni del cardinale Domenico Grimani, nel 1523, e del nipote Giovanni, patriarca di Aquileia, nel 1587, più di 200 sculture antiche, tra le quali numerosi originali greci, vennero collocate con ricca scenografia, su progetto di Vincenzo Scamozzi e dello stesso Giovanni Grimani, nell'Antisala della Libreria di San Marco.

Ingranditosi nel corso degli anni successivi con altre donazioni, lo Statuario venne visitato da una lunga serie di studiosi e di "turisti" di qualità (da Coryat a Montfaucon, da de Brosses a Winckelmann). I raffinati disegni di Anton Maria Zanetti il Giovane ci tramandano l'aspetto che la sala allora presentava.

La caduta della Repubblica nel 1797 segnò la fine di questo gioiello di cultura e bellezza. Fu solo agli inizi del XX secolo che il Museo Archeologico Nazionale diede alle statue nuova e definitiva sistemazione.

La mostra illustra la storia dello Statuario e riunisce nella sede originaria opere d'arte greca e romana, assieme a dipinti, sculture moderne, documenti d'archivio, manoscritti, cataloghi illustrati utili a ricostruirne le vicende.
Il visitatore potrà così, in un'unica e irripetibile occasione, ammirare l'allestimento museografico da Giovanni Grimani, collezionista e promotore dell'istituzione, ad Antonio Canova, ultimo progettista, nonché apprezzare i singoli componenti della collezione dello Statuario Pubblico: statue e ritratti antichi, gemme e cammei, bronzi antichi e rinascimentali, monete.
Particolare attenzione è dedicata alle complesse e talora avventurose vicende che hanno portato a Venezia opere d'arte antica e all'impatto che esse hanno avuto nella cultura antiquaria veneziana, dando luogo a una particolare produzione di copie e imitazioni "all'antica".

L'importanza della presenza degli oggetti antichi a Venezia è sottolineata anche dalla fama degli artisti che nei due secoli di vita dello Statuario si dedicarono al restauro delle statue (da Tiziano Aspetti e Alessandro Vittoria ad Antonio Canova e Giuseppe Volpato), o che ne subirono il fascino e l'influenza (da Tiziano a Tintoretto e Canova).

Il percorso espositivo si articola nel riallestimento di due pareti dello Statuario Pubblico nell'Antisala della Libreria Marciana, seguendo i disegni settecenteschi di Anton Maria Zanetti il Giovane, per poi procedere nella sala della Libreria all'esposizione in vetrine del materiale non statuario.

Organizzazione:
Museo Archeologico Nazionale di Venezia
Biblioteca Nazionale Marciana

Curatori:
Irene Favaretto, Giovanna Luisa Ravagnan.

Enti Patrocinatori:
Ministero per i Beni Culturali e Ambientali
(Soprintendenza Archeologica per il Veneto, Biblioteca Nazionale Marciana, Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Venezia, Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Venezia);
Ministero per la Ricerca Scientifica e l'Università
(Università degli Studi di Firenze, Milano, Padova, Udine e Venezia)

Sponsor:
Banco Ambrosiano Veneto; Tratto s.n.c.

Catalogo:
Biblos editore.

La mostra si tiene presso le Sale Monumentali della Biblioteca Marciana di Venezia
(Libreria Sansoviniana, ingresso dal Museo Correr: la mostra è inserita nel percorso integrrato dei Musei di Piazza San Marco)

Per ulteriori informazioni:

Biblioteca Nazionale Marciana
Ufficio Stampa:
Annalisa Bruni
tel. 041.2407241, fax: 041.5238803
e-mail:b-marc@beniculturali.it