Lascito Recanati

Note biografiche

Giambattista Recanati (Venezia, 1687-1734), bibliofilo e collezionista, si situa, per cultura e classe sociale, all’interno di quell’ambiente letterario del primo Settecento veneziano, che aveva in Apostolo Zeno il suo più valido rappresentante.
Fine letterato, deve la sua notorietà soprattutto alla raccolta di libri manoscritti che si procurò, come dice egli stesso nel testamento, “con molto dispendio e vari viaggi”.

Il lascito alla Marciana

Con testamento del 12 novembre 1734, scelse a erede della sua biblioteca, la Pubblica Libreria di San Marco. La consegna dei libri al procuratore Piero Foscarini avvenne il 10 aprile 1735, a cura della vedova di Recanati, Fiorenza Ravagnin.

Consistenza e composizione

L’elenco, conservato all'Archivio di Stato di Venezia, enumera 216 codici, così ripartiti: greci 48, latini 110, italiani 34, francesi 23, illirici 1.

Di particolare pregio risultano i manoscritti in franco-veneto, di cui alcuni miniati, provenienti dalla famiglia Gonzaga di Mantova (acquisto 1708).

Tra i greci, preziosi sono alcuni manoscritti liturgici contenenti miniature dei secoli XI e XII e il Lessico di Esichio Alessandrino, importante per essere il solo manoscritto che abbia tramandato quest'opera intera (Gr. Z. 622=851);

Tra i codici latini, una raccolta di leggi longobarde e feudali (Lat. Z. 210=1823), la Historia Florentina di Poggio Bracciolini (Lat. Z. 392 = 1684), di cui Recanati stesso curò la prima edizione; tra gli italiani, un esemplare della Cronaca di Giovanni Villani (It. Z. 33=4771) e una Commedia di Dante (It. Z. 53 = 4779).

Inventari e cataloghi

Il catalogo vero e proprio della collezione Recanati deve considerarsi il codice marciano Lat. XIII, 77 (=4541); esistono altri due inventari, entrambi compilati dallo Zeno, che testimoniano come sia cambiata nel tempo la consistenza della raccolta: uno risale al 1722 e annovera 300 codici, si tratta del codice marciano It. XI, 63 (=6794); l’altro, del 1729, fa riferimento a 314 codici: è l’attuale codice marciano It. XI, 59 (=7324).

 

Per saperne di più:

  • M. Zorzi, La Libreria di San Marco, Milano 1987, pp. 250-252;
  • E.Lugato, Alla ricerca del codice pliniano di Giambattista Recanati (1687-1734), bibliofilo veneziano, “Studi umanistici piceni”, 19 (1999), pp. 54-67;
  • E. Lugato, “…Breve, fugitiva relazione..”. Una lettera di Giambattista Recanati ad Apostolo Zeno, in Humanistica Marciana : saggi offerti a Marino Zorzi, Milano 2008, pp. 165-173.