Incunaboli, materiale antico, ...

Biblioteca Marciana newsletter

numero 3 - autunno 2000

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Incunaboli, materiale antico, stora della lettura

Promosso dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana, il Convegno "Sorgenti della cultura tipografica nella penisola iberica" (Venezia, 22-23 ottobre 1999) ha ottenuto un bilancio positivo alla luce, soprattutto, delle conclusioni cui è pervenuto al termine delle due giornate.

L'iniziativa, nata dall'ambizioso progetto di fissare un appuntamento annuale di riflessione sullo stato degli studi aventi per oggetto la cultura libraria nei primi secoli di sviluppo della stampa, ha creato l'opportunità di riunire a Venezia, teatro di grandi imprese editoriali, esperti di incunaboli, storici del libro antico e del collezionismo librario, nonché i conservatori delle prestigiose Biblioteche di Madrid, Lisbona, Rio de Janeiro, Londra e Venezia.

Incunabolo Veneto 546, c 9rNel corso del dibattito è stato possibile individuare un costante parallelismo tra diffusione della stampa nella penisola iberica e influenze intercorse fra paesi, non solo geograficamente, ma anche culturalmente vicini quali Italia, Spagna e Portogallo.
Sono stati evidenziati, altresì, tra gli aspetti più rilevanti: il ruolo di mediazione svolto dalla cultura ebraica, la cui attività tipografica nella penisola iberica era iniziata nel 1476; la comparsa fra il 1489 e il 1552 di una letteratura cavalleresca e di fruitori del romanzo cavalleresco; la circolazione di edizioni pregiate e lo scambio di testi tra Italia e penisola iberica, intensificati soprattutto dalla presenza di commercianti, librai, committenti, attivi fra Quattrocento e Cinquecento. Un esempio per tutti, Antonio Martinez (editore della Celestina) che, da Salamanca, si trasferì a Roma.

Tutti questi elementi hanno permesso di delineare un quadro vivace e articolato dell'attività libraria che si svolgeva sulle due sponde del Mediterraneo occidentale e sulle rotte commerciali battute nel periodo preso in esame.
La mostra, curata da Alessandro Scarsella a corredo della manifestazione e ospitata presso la Biblioteca del Longhena a San Giorgio Maggiore, ha inteso raggiungere due obiettivi: da un lato offrire un aggiornamento bibliografico sul materiale iberistico, dall'altro rendere un doveroso omaggio a incunabolisti e bibliofili del passato (tra cui Sir Henry Thomas, Essling, Tammaro De Marinis, Odriozola, Mariutti).
Molto e eterogeneo il materiale esposto, sia in originale che in facsimile e organizzato in tre sezioni (lusitana, ispanica, italiana). Particolarmente meritorio in tal senso il progetto di collaborazione intrapreso dalle biblioteche spagnole con la casa editrice García di Valencia per la riproduzione in facsimile, a costi contenuti, di edizioni rare, favorendone in questo modo la lettura a un pubblico più vasto.

È scaricabile il catalogo completo della mostra in oggetto.

Federica Benedetti