Segno di possesso: Contrassegni su legatura

BM - Marc. Lat. X, 226 (=3730), La legatura in cuoio può essere attribuita al cosiddetto Secondo legatore di Achille Bocchi <ca. 1508 – ca.1539>. Attivi nello stesso periodo e con un stile simile sono il Legatore alla Vignette <ca. 1525-ca. 1545> e il Secondo legatore alla Vignette <ca. 1526-ca. 1529>. L'attribuzione non è quindi certa ed è aperta a nuovi spunti di ricerca. Cfr: R.A. Hobson e L. Quaquarelli, Legature bolognesi del Rinascimento, Bologna 1998.

Descrizione della legatura

Nel centro dei piatti una losanga di foglie e ramoscelli (71 x 40 mm). Dentro la losanga decorativa, è riportato in capitali dorati il titolo del libro: P. | PAV. | VERG|ERII e un foglio in oro. I punti di abbreviazione hanno una forma triangolare. Nel piatto posteriore invece è rappresentata la raffigurazione classica della Fortuna con la vela (30 x 23 mm), che in Italia veniva prevalentemente eseguita su legature in cuoio (Cfr.: Carlo Federici, Federico Macchi [a cura di ], Le materie dei libri: le legature storiche della Biblioteca Teresiana, Mantova 2014, p. 113). La losanga decorativa è circondata da tre cornici incise. La prima cornice (159 x 95 mm) è composta da tre linee. Le linea centrale (1 mm) è dorata; le linee laterali presentano incisioni di ca. 3 mm a triplo filet. Negli angoli di tale cornice dorata un motivo interno di foglie e ramoscelli in forma triangolare di 27 x 13 mm e 4 foglie (ca. 5 x 5 mm), volte verso l’esterno. Quattro fiori dorati (con un diametro 8 mm) si trovano a 5 mm delle foglie. La seconda cornice, posta a circa 18 mm dalla prima (200 x 137 mm), è pure a 3 linee, tra le quali la centrale è dorata. La linea interna è a triplo filet, la linea esterna invece è un semplice filet. Negli angoli della linea più esterna si ripetono le 4 foglie verso l’esterno, dorate. Un’ultima cornice misura 220 x 156 mm in triplo filet. Erano previsti quattro lacci in tessuto. Sul dorso sono i 7 nervi (alternativamente singoli e doppi) accentuati tramite sia da linee incise a tre filet che si incontrano sui piatti in forma triangolare, sia da un motivo in oro sul cuoio sopra i nervi che termina sui piatti (come anche in G. Bologna, Dal codice al libro a stampa, Milano 1998, p. 100). Il motivo ritorna sui labbri del libro, dove l’oro è assente.   

Attribuzione

Posto che lo stile dei tre legatori sembra molto simile, è difficile identificare con certezza il legatore del volume. Grazie ad alcuni elementi possiamo però supporre che si tratti di Secondo legatore di Achille Bocchi. Nonostante l’attribuzione della legatura al Secondo legatore alla Vignette da parte di Hobson e Quaquarelli, si nota che lo stile della legatura è diverso, rispetto a quello della legatura di BM - 61 D 107.Il Secondo legatore di Achille Bocchi sembrerebbe avere uno stile più raffinato. Le linee del filet sono molto più sottili, i titoli diritti e, paragonando con delle legature attribuite ai Maestri alla Vignette, sembra realizzi composizioni anche più eleganti. Anche se il Cupido con la vela non è utilizzato solo dal Secondo legatore di Achille Bocchi, sembra però un’immagine spesso raffigurata sulle legature.

[Scheda di Lore Lievens - Stage 2016 Università Ca' Foscari - Venezia]

Biblioteca di appartenenza

BM - Biblioteca nazionale Marciana

Numero seriale: 1056 Autore: ES