Il Sillabario ebraico

Il Sillabario ebraico del 1672: prima alfabetizzazione e istruzione religiosa*
Introduzione di Tiziana Plebani

Il primo sussidio didattico per avviare i bambini all'alfabetizzazione, nel passato come nel presente,  è costituito dall'abecedario o sillabario che ha alle spalle una lunghissima storia: già nel mondo classico troviamo tracce dell'utilizzo della tavola dell'alfabeto che per lungo tempo venne riportata con uno stilo su tavolette di legno incerate. Il ricorso alle tavolette cerate, del resto, nel campo della prima istruzione e nella più generale pratica scolastica, si mantenne a lungo sino a tutto il Medioevo inoltrato. E proprio nel corso del Medioevo prevalse l'abitudine di incollare un foglio di pergamena, su cui erano scritte in sequenza le lettere dell'alfabeto, su una tavola di legno dotata di un manico per facilitare l'impugnatura dei bambini. Da ciò derivò il suo nome corrente: appunto tabula, poi, in volgare, tola o toletta. Il foglio di pergamena venne pian piano sostituito dalla carta.
Le tole, tolette erano oggetti diffusissimi, che venivano messi a disposizione dai cartolai e venduti dagli ambulanti: già probabilmente stampati con la stampa xilografica, a blocchi di legno, furono le prime realizzazioni a stampa a caratteri mobili ma questo è un patrimonio scomparso, svanito quasi nel nulla nonostante la loro capillare diffusione e l'importanza per la prima alfabetizzazione e la storia della scuola. Ci aiuta in compenso il piano della raffigurazione: l'attività magistrale della Madonna trova espressione nelle figurazioni in cui il bambin Gesù tiene in mano proprio la tavola, come nel quadro di Pietro da Talata, detto Maestro di Borsigliana, eseguito tra il 1460 e il 1470 e conservato nella Chiesa di S. Maria nella frazione di Capraia a Pieve Fosciana nel lucchese o il più noto dipinto di Benozzo Gozzoli raffigurante il piccolo Sant'Agostino nella chiesa di S. Gimignano.
Ben presto apparve davanti alle lettere dell'alfabeto una croce e alla fine della sequenza alfabetica vennero inserite le preghiere del Pater nostro e dell'Ave Maria, tanto che queste tavolette furono anche chiamate 'le santacrose'. La prima istruzione nell'ambito cattolico si associava dunque saldamente all'educazione religiosa, soprattutto dall'epoca della Controriforma, ma questo è un motivo che riscontriamo in altri contesti religiosi, specialmente nel mondo islamico ed ebraico. Un esempio di questo genere di associazione tra prima alfabetizzazione e insegnamento religioso è proprio questo sillabario ebraico a stampa, prezioso testimone di storia dell'alfabetizzazione, della scuola, della stampa e dell'intreccio con le culture educative e religiose.

Per saperne di più:
Paul F. Grendler, La scuola nel Rinascimento italiano, Roma, Laterza, 1991.
Piero Lucchi, La Santacroce, il Salterio, e il Babuino: libri per imparare a leggere nel primo secolo della stampa, in «Quaderni storici», XIII, fasc. II (1978), pp. 593-630.

* Il Sillabario ebraico è stato presentato, all'interno del ciclo Altri capolavori, il 22 febbraio 2012