Un capolavoro al mese: Iliade

Giovedì, 11 Marzo 2010

Prosegue il ciclo di incontri intitolato “Un capolavoro al mese” - che diventerà un appuntamento fisso per tutto il 2010 - con il quale la Biblioteca Nazionale Marciana intende divulgare e valorizzare il suo prezioso patrimonio librario invitando i cittadini a conoscere più da vicino i suoi tesori.

Il secondo incontro, fissato per giovedì 11 marzo, alle ore 17.00, nell’Antisala della Libreria Sansoviniana (ingresso: Piazzetta San Marco 13/a, Venezia) vedrà come protagonisti due manoscritti che ci hanno tramandato il testo dell'Iliade.

Saranno infatti presentati i codici noti nella letteratura filologica come Venetus A e B dell'Iliade, il cod. Gr. Z. 454 e il cod. Gr. Z. 453, entrambi donati dal cardinale Bessarione alla Repubblica nel 1468.

I codici, pergamenacei, risalenti rispettivamente al X e XI secolo, sono straordinari esemplari del poema di Omero, famosi anche per le miniature e il commento.

Introduzione di Maria Letizia Sebastiani, interventi di Elisabetta Lugato e Paolo Eleuteri.

Durante l'incontro sarà illustrato anche un nuovo utilissimo strumento di studio:

la versione fotografica online dei codici,

che ora possono essere sfogliati anche da casa, sul proprio computer, connettendosi in internet all'indirizzo:

chs75. chs.harvard.edu /manuscripts /index.html?ms=msA.

Le riprese fotografiche digitali sono state effettuate nel 2007 dal Center for Hellenic Studies dell'Università di Harvard.

Il codice marciano Gr. 454 (=822), noto come Venetus A, risale alla metà del secolo X ed è il più antico e illustre fra i manoscritti che ci hanno tramandato il poema dell'Iliade.

Il testo è accompagnato da un ampio commento, che riveste particolare importanza, in quanto racchiude una parte significativa degli studi antichi sul poema.
Di grande interesse anche i segni critici, che indicano i versi sospetti, quelli che suscitano difficoltà interpretative, quelli che offrono occasione ad osservazioni.

Nel primo fascicolo del codice sono stati aggiunti una vita di Omero e alcuni testi di Proclo, con varie miniature illustranti episodi dell' Iliade.

Il cardinale Bessarione acquistò il codice assieme all' altro prezioso codice omerico, il Gr. Z. 453 (=821), il cosidetto Venetus B, di un secolo posteriore, che presenta caratteristiche simili. Il Bessarione stesso provvide a integrare il Gr. Z. 454 di alcuni fogli mancanti, che stese di suo pugno.

Lo studio di entrambi i codici risulta oggi ancora più agevole grazie alle riprese fotografiche digitali effettuate nel 2007 dal Center for Hellenic Studies dell’Università di Harvard.
L’operazione ha reso ora possibile la consultazione on-line dei codici.