Itinerario per ipovedenti e non vedenti

Venerdì, 01 Maggio 2009

Soprintendenza speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare
in collaborazione con
Biblioteca Nazionale Marciana - Servizio Libro Parlato Lions

Museo d'Arte Orientale a Ca' Pesaro

Itinerario per ipovedenti e non vedenti

Presso il Museo d'Arte Orientale di Venezia è disponibile, su prenotazione, un servizio di esplorazione tattile di sedici tra oggetti della collezione e oggetti nuovi e tre schede per la conoscenza di strumenti musicali giapponesi di cui si potrà ascoltare il suono.

Si potrà concordare giorno e ora della visita telefonando tutti i giorni, a partire dal 1 maggio 2009, dalle ore 9 alle ore 12, al numero telefonico: 041.52.41.17.3.
La durata prevista è circa di due ore. Più sotto è disponibile un calendario delle visite.

La collaborazione con il Centro Il Libro Parlato di Padova, Nastroteca Piero Bigini, consente di consultare la guida breve della collezione sia in italiano che in inglese.

Le modalità di svolgimento del servizio sono indicativamente le seguenti:

  • Accoglienza alla biglietteria di Ca' Pesaro all'ora della prenotazione per salire insieme al terzo piano (è disponibile l'ascensore)
  • Il visitatore non vedente o ipovedente viene accompagnato in un ambiente del museo dove, su di un tavolo, sono disposti gli oggetti da toccare.
    Qualora il visitatore non abbia scaricato dall'elenco sottostante le schede audio che saranno presto associate agli oggetti, il museo può mettere a disposizione un lettore mp3 con i testi corrispondenti alle opere da esaminare.
    (Durata prevista da un'ora ad un'ora e mezza).
  • Visita al museo, dopo aver acquisito familiarità con gli oggetti esposti, e ascolto dei video a disposizione del pubblico in sala IV:
    • La collezione Bardi da raccolta privata a museo dello Stato (15 minuti)
    • Storia della collezione, e Makie, la lacca dorata
    • Tecnica e restauro (9 minuti) in italiano e inglese.

Poiché si tratta di un servizio tutto da sperimentare, condotto su base volontaria da personale del museo, non specialista del settore, al termine della visita si raccoglieranno le impressioni dei visitatori ed i loro suggerimenti per migliorare il servizio.

Elenco degli oggetti

È possibile scaricare le schede degli oggetti, sia singolarmente dall'elenco sottostante, sia tutte assieme in un file compresso alla fine dell'elenco.

File compressi:

Calendario di prenotazione delle visite
per non vedenti al Museo Orientale

Dal novembre 2009 si veda direttamente nel sito del Museo d'Arte Orientale.

 

Per conoscere il Museo

Museo d'Arte Orientale: 10 aree espositive; superficie totale mq.1380; espositiva mq.628; depositi mq. 380

La raccolta che costituisce il museo d’Arte Orientale risale agli ultimi decenni del XIX secolo, quando Enrico di Borbone, conte di Bardi, durante il suo viaggio in Asia( 1887-1889) riunì quasi trentamila pezzi.

Li sistemò a Palazzo Vendramin Calergi dove risiedeva e dove volle che fosse allestita un’esposizione permanente. Alla sua morte, dopo alterne vicende, la collezione venne riconosciuta al governo italiano in conto riparazione danni di guerra.
Nel 1925 Stato e Comune di Venezia stipularono una convenzione per sistemare il museo al'ultimo piano di Ca’ Pesaro.

Nelle 7 sale dedicate al Giappone si ammirano armi ed armature da parata appartenute ai signori feudali del Periodo Edo, selle e staffe in lacca pure da parata, una rara portantina per dama, dipinti su carta e seta, abiti in seta dai preziosi ricami.

Ben due sale sono dedicate ad oggetti in lacca provenienti da corredi di nozze delle figlie di ricchi commercianti e signori feudali realizzati con la tecnica del makie, la lacca dorata impiegando polvere e lamine d’oro. Gli strumenti musicali sono pure eccellenti pezzi artistici usati per l’esecuzione dei principali generi di musica tradizionale giapponese.

I pezzi appartengono prevalentemente al Periodo Edo (dal nome della capitale, Edo, l’odierna Tokyo) o Tokugawa, dal nome della casata shogunale che resse le sorti del paese per oltre duecentocinquanta anni garantendo all’arcipelago un periodo di relativa pace, caratterizzato da un quasi completo isolamento, ma non mancano opere più antiche, come per esempio una coppia di statue lignee del periodo Kamakura (1185-1333), o lame del periodo Muromachi (1392-1568).

La sezione cinese espone giade e porcellane di diverse manifatture. Nella sala dedicata all’Indonesia si trovano rari kris, tessuti batik e figure in cuoio del wayang, il teatro delle ombre indonesiano.

Sono a disposizione del pubblico schede di sala in italiano, inglese, francese, due CD sulla storia della collezione La collezione Bardi da raccolta privata a museo dello Stato (15’) e sulla lacca giapponese Makie, la lacca dorata . Tecnica e restauro (9’) pure in italiano e inglese.
Guida breve, F. Spadavecchia, Museo d’Arte Orientale di Venezia, Electa,1998, II ed. 2003,italiano e inglese