Inaugurazione della mostra: La xilografia in rivista

Venerdì, 08 Agosto 2014

La Biblioteca Nazionale Marciana, venerdì 8 agosto alle ore 17.00, inaugurerà la mostra “La xilografia in rivista”,  organizzata in collaborazione con l’Associazione Artistico Culturale “Nuova Xilografia”. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili, da Piazzetta San Marco 13/a, Venezia.

Saluto di Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana. Interventi dei curatori, Gianfranco Schialvino e Gianni Verna, i quali nell’occasione faranno dono alla Biblioteca Nazionale Marciana di tutta la serie di undici numeri della Rivista “Smens”, che sarà esposta.

L’esposizione sarà allestita fino al 7 settembre 2014 nelle sue Sale Monumentali. Ingresso e biglietteria al Museo Correr (Ala Napoleonica di Piazza San Marco) con orario 10.00 – 19.00 (chiusura della biglietteria alle 18.00).

La mostra espone i numeri  di “Smens”: una rivista stampata su carta di cotone e con torchio a braccia, con caratteri di piombo e con le illustrazioni incise su tavolette di legno. Questo di per sé non basterebbe a dichiararla speciale ma si arriva a definirne l’importanza se si considera che vi hanno scritto poeti, studiosi, filosofi e scrittori come Mario Luzi e Norman Mailer, e poi Gianfranco Ravasi, Nico Orengo, Federico Zeri, Elemire Zolla, Roberto Sanesi, Mario Rigoni Stern; che vi sono state pubblicate le xilografie degli incisori più bravi al mondo come Barry Moser e Leonard Baskin, Evgenij Bortnikov e Jean Marcel Bertrand, ed artisti come Nespolo, Salvo, Luzzati; e che ancora vi sono stati riproposti Depero, Viani e Casorati. Importanza anche strategica, perché dopo la scomparsa della Xylon International - associazione mondiale che riuniva attraverso le Xylon nazionali tutti gli incisori xilografi – “Smens” si trova a essere oggi l’unico polo aggregatore per artisti che si cimentano ogni volta a commentare con immagini i testi, tutti originali, di autori che li offrono generosamente, con incredula curiosità per la spericolata avventura cui sono invitati a partecipare. Trovarsi oggi, alle soglie del terzo millennio, di fronte ad una rivista come “Smens”, che ripropone la fabbricazione del libro come un prodotto antico, può forse far giudicare questa esperienza fuori tempo, “superbamente inutile”, come fu con arguta analisi battezzato il periodico al suo esordio, nel 1997, ora che il libro tradizionale si affianca nella trasmissione della conoscenza ad altri supporti, in particolare quelli digitali. Alcuni elementi tuttavia ne riconoscono un valore che le porta un’attualità insperata: la rivista “Smens”, quasi come una biblioteca antica che racchiude storie, aspirazioni, bisogni, sudori, curiosità di uomini, testimonia un passato che permette di comprendere il presente, riproponendo mestieri raffinati, oggi perduti, quali quello del tipografo e dell’incisore – a margine sono esposti i grandi fogli silografici di Gianfranco Schialvino e Gianni Verna – e fa da monito e memoria della conoscenza della fabbrica del libro, che ha segnato la storia dell’uomo e ne è stato uno degli elementi più importanti per la sua evoluzione ed emancipazione.

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